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La lotta di Classe
Numero unico delle associazioni operaie democratiche socialiste di Milano per le elezioni amministrative.
N. unico (18 giu. 1892).
Milano, [s.n.], 1892 (Milano, tip. Bortolotti dei fratelli Rivara), 46 cm. Gerente resp.: Angelo Bottagisi.
“[…] Critica sociale, nel suo numero del 16 giugno 1892 ne annunciò l’uscita per il giorno 18 dello stesso mese, e della cui avvenuta pubblicazione diede poi notizia nel numero del 1° luglio […] all’infuori del duplice annuncio della Critica sociale, nessun’altra testimonianza poté rinvenire dell’effettiva esistenza di questo numero unico. Di esso non trovasi traccia neppure nelle bibliografie della stampa operaia. […] esso presenta i candidati socialisti e annuncia per le ore 20,30 del 18 giugno una riunione elettorale alla sede del Consolato Operaio in via Crocifisso 15, ove i tredici candidati presenti avrebbero potuto rispondere a qualunque domanda di schiarimenti e di informazioni come pure a qualunque critica fosse stata loro mossa. Tuttavia l’importanza del foglio va al di là della semplice contingenza amministrativa. Esso è infatti chiaramente il preannuncio di quello che sarà di lì a poche settimane il foglio di battaglia preparato dal gruppo socialista milanese nella lotta contro gli altri gruppi (operaistico, anarchico) per la leadership del movimento operaio, e che, dopo il successo riportato al Congresso, diventerà l’organo ufficiale del partito fondato a Genova. Questa continuità risulta non soltanto da dati estrinseci, e cioè il titolo (che il settimanale riprenderà sopprimendo peraltro l’articolo “La”) e la persona del gerente Angelo Bottagisi, ma altresì dal contenuto del numero unico […].
Il foglio milanese invece imposta una battaglia dichiaratamente politica: nell’appello ai lavoratori e agli amici dei lavoratori, con cui si apre il giornale, dopo aver detto “è il programma che vi presentiamo, non i candidati”, e dopo aver invitato alla riunione elettorale del 18 giugno, si dà semplicemente la lista dei candidati e si aggiungono queste parole: “Votate compatti questa lista: non cancellatevi alcun nome: affermate solennemente il principio della LOTTA DI CLASSE”. E tutto il contenuto del foglio è poi dedicato agli aspetti ideologici e politici della lotta di classe e della partecipazione elettorale socialista, ben sapendo i redattori che il solo fatto di scendere in lotta per una battaglia elettorale, per la conquista legale di una parte di potere, sia pure semplicemente in sede amministrativa, implicava una scelta ideologico-politica che aveva in quel periodo un particolare significato: sarà intorno a questo problema che si qualificheranno a Genova i fondatori del partito in polemica con gli anarchici […]” (L. Basso, Alle origini del Partito socialista italiano. Il numero unico «La lotta di classe» (18 giugno 1892), «Rivista storica del socialismo», mag.-ago. 1960, n. 10, pp. 471-477).
Giornale dei lavoratori italiani
A. 1, n. 1 (30-31 lug. 1892) -a. 7, n. 16 (16-17 apr. 1898).
Milano, [s.n.], 1892-1898 (Milano, Tipografia degli operai), 53 cm.
Settimanale. Complemento del titolo dal 20-21 ago. 1892: organo socialista centrale del Partito dei lavoratori italiani; dal 16-17 set. 1893: organo centrale del Partito socialista dei lavoratori italiani; dal 27-28 ott. 1894: organo dei socialisti italiani; dal 26-27 gen. 1895: organo centrale del Partito socialista italiano; dal 3-4 lug. 1897: (Battaglia) organo del Partito socialista italiano e della Federazione socialista milanese; dal 18-19 dic. 1897: Battaglia della Federazione provinciale milanese del Partito socialista italiano. Direttore: Camillo Prampolini; gerente resp.: Angelo Bottagisi; dal 17-18 mar. 1894 Edoardo Colombo. Continua con il titolo «La Lotta».
“Col n. 4, a. I (22 agosto 1892) diventa organo centrale del Partito dei lavoratori italiani, per decisione del Congresso socialista di Genova, che conferma per acclamazione a Camillo Prampolini la direzione del periodico. Pubblica i resoconti dei Congressi e Convegni socialisti, l'elenco delle Associazioni, dei Circoli e delle Società di mutuo soccorso, che hanno aderito al Congresso di Genova, ed al costituendo Partito socialista. Benoit Malon scrive per l'appendice del giornale le cronache della Comune parigina. Con lo scioglimento del Partito avvenuto in seguito ai provvedimenti di polizia adottati dal ministero Crispi, il giornale esce il 27 novembre 1894 col semplice titolo di «organo dei socialisti italiani». Pubblica articoli di Paul Lafargue, Osvaldo Gnocchi-Viani, Olindo Malagodi, Armando Sceusa, Edmondo De Amicis, Nicola Badaloni, ecc. Dopo il Congresso di Parma, dove i socialisti poterono riunirsi in forma privata il 19 gennaio 1895, il giornale assume a cominciare dal 26 gennaio il sottotitolo di «organo centrale del Partito socialista». Nel giugno 1897 annunzia la fusione col periodico «La Battaglia» dei socialisti milanesi, cosicché la «Lotta di classe» (fra parentesi «La Battaglia») diventa «Organo del Partito socialista italiano e della Federazione socialista milanese». Il 7 giugno 1896 (n. 45, a. V) annunzia la prossima pubblicazione del quotidiano del Partito col titolo: «Italia nuova». In tale occasione sorge la proposta di sopprimere la «Lotta di classe», ma contro di essa insorgono i redattori del giornale Bertini, Dell'Avalle, Lazzari, Rondani, Cassola, ecc. La questione è portata al Congresso socialista di Firenze, che conferma alla «Lotta di classe» il titolo di «organo ufficiale» e ne affida la redazione alla direzione stessa del Partito (di cui facevano parte Bertini, Dell'Avalle, Rondani). La direzione del Partito, alla quale il Congresso aveva affidato l'incarico delle ulteriori decisioni circa la questione del quotidiano, riunita il 1° novembre 1896, decide infine la pubblicazione del giornale col titolo: «L'Avanti!», ne affida la direzione a Leonida Bissolati e l'amministrazione a Oddino Morgari e fissa la data di uscita per il 26 dicembre 1896” (Ente per la storia del socialismo e del movimento operaio italiano, Bibliografia del socialismo e del movimento operaio italiano. 1. Periodici, Roma-Torino, Edizioni Esmoi, 1956, pp. 526-527).